30mila-24mila= -6mila

Scuola resistente (focus su Radio Onda d’Urto sull’annuncio ”fuffa”) sui 70mila posti nella scuola:
Il ministro leghista Bussetti annuncia ulteriore fuffa…impegni, ”faremo”, ecc. ecc. sull’immissione di nuovo personale docente nella scuola di cui circa 50mila in quella secondaria. Dopo averlo tolto, viene reintrodotto (al 14 giugno 2019 ancora una volta a parole) il concorso per i ”super-precari” ovvero i non-abilitati di 3^ fascia e poi viene riservata una piccolissima quota sempre a loro nel concorso ordinario senza obbligo di presentarsi, almeno per quest’anno con i 24CFU nelle materie psicoantropopedagogiche. Con quota 100, inoltre e pensionamenti ordinari, si calcola andranno via almeno 30mila docenti se non di più, per cui il concorso ordinario che virtualmente metterebbe in ruolo poco più di 20mila docenti non copre nemmeno il turn-over dei lavoratori stabili che vede quindi un deficit di almeno 6mila posti, mentre per i precari si gioca ancora sull’equivoco: ci si abilita e basta! quindi si diventa un po’ meno precari perché si viaggerà in seconda classe e non più in terza ma sempre sui treni ”regionali”! Lo scorso si sono calcolati in oltre 100mila le supplenze coperte dai soluti precari. A cosa servono i precari ? a tappare i buchi con modalità ”a cottimo” e ”on demand” e a dare un’immagine negativa dell’insegnante e della sua figura professionale dal di dentro, cioè all’interno dei gangli vitali della formazione dei giovani: il precario farà un’opera di convincimento nei giovani sulla strategia di ”resilienza” più adeguata a far fronte, come lui stesso dimostra, alle varie forme di sfruttamento e di precarietà. Del resto l’alternanza scuola-lavoro chiude un po’ il cerchio rispetto a questo vero e proprio lavaggio del cervello in nome della flessibilità e del DIO mercato capitalistico!. Il ministro Bussetti è poi il paladino dell’autonomia differenziata che vedrà una scuola dei poteri forti e di Confindustria al nord ed una scuola terremotata al sud peraltro secondo una propaganda pseudo-economicista che vede il sud ”spendaccione” mentre la realtà dei fatti è esattamente opposta, salvo che per la Calabria che sconta un esodo biblico dei giovani al nord o all’estero e uno sfavorevole rapporto N.docenti/N.studenti. La solita, trita e ritrita, tecnica per gettare fumo negli occhi nella popolazione che giustamente ha rinunciato a capire i meccanismi perversi delle mille graduatorie e delle mille modalità di reclutamento…che prevedono, secondo il geniale ed innovativo ministro della d-istruzione, ancora una volta i cosiddetti PAS, percorsi abilitativi speciali attivati presso le università dove insegnanti anche con 5 o 10 anni di esperienza andrà a seguire corsi a 2 o 3mila euro l’anno di tasse di iscrizione: una bella boccata d’ossigeno per il sistema universitario a corto di studenti e alle prese con una concorrenza spietata delle varie università private, reali e virtuali. A livello nazionale è stata calcolata in circa 80/100milioni di euro la spesa complessiva dei ricchissimi docenti precari imbarcati sull’ultimo PAS di circa 5 anni fa.

Intanto l’autonomia differenziata procede, i tagli pure e gli attacchi a singoli docenti nell’esercizio del loro diritto costituzionale di esprimere un proprio parere anche politico addirittura fuori dall’orario di servizio, proseguono sulla scia dell’arroganza sfacciata del ”capitano”, il ministro dell’inferno. VAI SU RADIO ONDA D’URTO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.