Il 5 e il 6 novembre, a Saint-Louis si è svolta una sessione di testimonianza e di formazione sul tema delle migrazioni con oltre 300 studenti accompagnati dai loro professori nella sala convegni/teatro Comunale della cittadina alsaziana. Assieme agli studenti hanno partecipato anche i professori, rappresentanti del Comune e della società civile. Si sono viste insieme, attraverso uno schermo gigante immagini di varia natura ed intensità emotiva e su questo si è poi dibattuto sia su fatti ”tecnici” dei salvataggi in mare, sia sugli elementi di conoscenza più stereotipati che in tutti questi anni anno trasformato un fenomeno naturale e perenne come le migrazioni in una ”notizia” da prima pagina su cui costruire intere e lunghe campagne elettorali. Oltre all’intervento pubblico con la cittadinanza di Saint-Louis vi è stato poi l’incontro con un gruppo di detenuti nel carcere di Mulhouse, il più antico carcere di Francia datato 1870, quindi di costruzione germanica secondo uno stile architettonico che ricorda i vecchi film con scene dal carcere che raggelano lo spirito dello spettatore. Dalla turbolenta e a volte irrequieta platea dei giovani studenti del giorno prima si è passati all’attenzione partecipe ed emotiva dei carcerati, alcuni dei quali hanno osservato con gli occhi lucidi le immagini di salvataggi drammatici in cui forse hanno riconosciuto i racconti di qualche loro compagno di cella o di sventure comuni. In questo articolo apparso sulla stampa locale si può leggere un resoconto completo della reazione del pubblico dei giovani alsaziani.



