Appunti, schemi, riflessioni e materiali vari
PREMESSA GENERALE
I precursori della psicologia hanno molti tratti in comune con i precursori degli studi pedagogici in quanto interrogandosi da un certo periodo storico in poi, non più sul mondo esteriore, su dio e il trascendente, iniziano a porsi domande sull’uomo: come si apprende ? come si apprende il mondo esteriore ? cosa caratterizza un comportamento piuttosto che un altro ? sono tutte domande in comune con le due discipline che denotano una volontà di crescita autonoma rispetto alle imposizioni della religione riguardo ai modelli di pensiero: non a caso molti filosofi che preannunciano gli studi umanistici iniziano il loro lavoro di ricerca e di trasmissione della cultura umanistica proprio al culmine di alcune civiltà come quella greca. Chiedersi come nascono le idee e come si possono tramandare vuol dire in pratica porsi le prime domande per percorrere la strada di psicologia e pedagogia. quali percorsi percorre la mente nella fase di memorizzazione ? come si memorizza ? come si apprende ? Tutti questi elementi all’inizio erano abbastanza interlacciati tra loro e di fronte alla necessità di “massificare” l’educazione per fini istituzionali, ovvero per il processo di unificazione del regno d’Italia, la sua omologazione nazionale sotto una stessa cultura e lingua, tra la fine dell’800 e i primi del 900 fino al periodo fascista, gli studi furono indirizzati alla “cura” della mente malata. Ci si concentrò, sul piano pedagogico, sui casi di cosiddetto “ritardo mentale” secondo una visione che presupponeva la necessità di standardizzare sotto l’unico cappello della “normalità” e di escludere o tentare di “normalizzare” tutto ciò che non era conforme ai parametri della cosiddetta normalità. Il positivismo e la fiducia smisurata nelle scienze naturali e nella medicina che obiettivamente stava dando grossi risultati, influenzò moltissimo le scienze umane e quindi anche la psicologia. Quest’ultima, in particolare, occupandosi di mente e cervello soprattutto da un punto di vista medicale ha sempre oscillato tra una visione “fisiologica” e genetica, con il corollario della necessità di ricondurre a normalità profili difformi tramite cure farmacologiche, o metodi tecnicamente e fisicamente molto invasivi (ad es. l’elettrochoc). Solo con Freud che peraltro era pur sempre un medico, si iniziò ai primi del novecento, ad esplorare l’intangibile dei processi mentali, le rappresentazioni, i sogni, ecc. ovvero tutto quel mondo il cui legame con le scienze fisiche e gli aspetti fisiologici del corpo umano avevano poco a che fare. Ma il collegamento tra elementi fisiologici (ormonali, endocrini, patologie mediche, ecc.) e quelli mentali per molto tempo hanno viaggiato insieme con una netta prevalenza dei primi sui secondi e solo nella seconda metà del ‘900 si iniziò ad ipotizzare che in realtà anche i secondi potevano determinare i primi ovvero che elementi intangibili come i processi mentali, le rappresentazioni di sé e del mondo, i modelli culturali, l’educazione e i valori, potessero avere un’influenza sugli elementi fisiologici e non il contrario.
Per un riassunto generale, appunti, schemi, letture (alcune tratte da ”Il libro della psicologia”, ed. Gribaudo):
- ELEMENTI GENERALI DI STORIA DELLA PSICOLOGIA
- Platone/Socrate
- Sofisti
- Aristotele
- John Locke
- I. Kant
- Dal senso comune alla psicologia come disciplina scientifica
- I metodi della psicologia 1
- Gli approcci principali degli esordi (strutturalismo, evoluzionismo, funzionalismo, comportamentismo)
- Wilhelm WUNDT
- WUNDT SLIDE RIASSUNTIVE
- Lettura: Mente e cervello (di Mattia Grava)
- Lettura: le differenze tra il cervello della donna e quello dell’uomo
- Lettura: Alfred Binet e il problema della misurazione del QI
- SKINNER
- lettura sul concetto di CULTURA E COMUNITA’ SCIENTIFICA (tratta da ”Internazionale”)
- In riferimento alla nota serie TV ”Il racconto dell’ancella” lettura sul concetto di conformismo per le scienze umane e risultati di un’indagine psicologica: CONFORMISTI O RIBELLI
- ARGOMENTI TRASVERSALI:
19. INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA DELLA GESTALT
20. LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
21. ADLER
22. Dalla Gestalt alla psicologia sociale
23. KURT LEWIN e la psicologia sociale
24. ROGERS: la terapia centrata sulla persona